Wolfgang Brezinka è oggi il più importante pedagogista cattolico di lingua tedesca e uno dei principali teorici della Pedagogia. È riconosciuto a livello internazionale come autore di testi classici, tradotti in ben 15 lingue.
Nella pedagogia empirica, infatti, alcuni “dati di fatto” come «i valori, gli scopi e gli ideali delle persone» finiscono per essere considerati esclusivamente ai fini della descrizione dei fenomeni educativi. Di qui la perdita della normatività della pedagogia e la delusione delle aspettative degli educatori, che manifestano invece «un enorme bisogno di un orientamento educativo di tipo normativo», che non può essere soddisfatto dal «pot-pourri della pedagogia scientifizzata».
Secondo Brezinka la crisi della pedagogia – una crisi, a suo dire, di carattere internazionale – consiste soprattutto nella «perdita della sua significatività esistenziale». Per questo occorre superare una serie di illusioni e di promesse non mantenute, a cominciare dall’errore di ritenere possibile «una scienza sperimentale autonoma della totalità dei fenomeni educativi» e dalla convinzione infondata che «il personale docente della pedagogia “scientifizzata” debba e possa condurre una ricerca estremamente specializzata e, al tempo stesso, fornire la migliore formazione possibile agli educatori».