“L’ incontro fra due personalità è come il contatto fra due sostanze chimiche, se si verifica una reazione entrambi si trasformano ”
( C. G. Jung)
In ogni relazione che andiamo a intessere, da quella più superficiale e lontana a quella più profonda e vicina, difficile che non sia attraversata da una qualche dinamica che non riguarda direttamente uno scambio di realtà . Le relazioni sono “fatte” per una buona percentuale da dinamiche che hanno a che fare con processi inconsci.
Qualcuno può affermare di ritenersi esente ? Si pensa che nelle relazione di coppia, ad esempio, tutto ( i sentimenti, i valori, le aspettative, le credenze, etc) sia da subito espresso, dichiarato e alla luce del sole ? Si pensa davvero che esistano coppie e famiglie in cui non operano meccanismi e schemi inconsci ? Chi lo pensa crede che solo nella patologia si trovano questi inghippi mentre per il resto tutto è ok, tanto più se uno è un professionista, un counselor. Mi piacerebbe che molti medici, psicoterapeutici, educatori, counselor esprimessero come vivono la loro relazione di coppia, la relazione con i loro figli; non so se emergerebbe un panorama lineare, ricco di armonia, serenità, pace e amore.
Chi può dirsi esente dai condizionamenti operanti dentro di lui e avvenuti nella lontana infanzia ? Chi crede che solo il livello del pensiero e della volontà possano piegare le forze emotive interne ? In un mondo educativo dominato, per la gran pare, dalla ignoranza, chi può dire di non essersi sentito ferito, umiliato, abbandonato o tradito? Ecco che, in questa epoca così difficile ma così potenzialmente dinamica e aperta a nuove e profonde trasformazioni, la ricerca e l’ elaborazione interiore delle nostre risposte emotive inconsce che si “attivano” nella relazione, debbano diventare l’ oggetto privilegiato su cui interrogarsi e riflettere, con la maggiore onestà possibile e il massimo dello sforzo. Credo che questa riflessione e questa presa di coscienza non sia più rimandabile: la ricerca interiore dei nostri bisogni e sentimenti inconsci che emergono dalle relazioni che instauriamo come tratto fondamentale dell’ avvio di una vera cultura delle relazioni e della empatia.
Il counselor diventa, come modello di “educatore”, un esempio di come si possa, con coraggio, impegno e umiltà svolgere l’ analisi di questi processi, molto spesso inconsapevoli, mettendosi in gioco come persona, in tutti gli aspetti della sua vita : coppia e famiglia. Il counselor sa, per esperienza personale, che la relazione è un luogo di possibili inasauribili nutrimenti ma anche di tempeste e turbolenze, spesso, anche molto intense.
Il “lavoro interiore” ci insegna a trovare una rotta, ad identificare le componenti in gioco, disidentificarsi e autoidentificarsi.
Sabato mattina Francesca condurrà un laboratorio esperienziale.
Sabato 10– Domenica 11 Febbraio 2018
Via del Vivaio del Malcantone. 15 – Firenze
( presso Vivaio del Malcantone )
Orario : 9.30-13 / 14 – 17.30
Conduttori : Giuseppe Tomai Formatore Aico
Francesca Mani Gestalt Counselor
Il seminario rientra nel percorso della Scuola di Counselling Integrato ed è aperto a chi fosse interessato alla crescita personale e/o professionale e non vincola ad effettuare il percorso triennale della Scuola.
Considerato il numero limitato di partecipanti si consiglia, se il seminario interessa, di iscriversi il prima possibile.
Libri obbligatori per chi è allievo della Scuola di Counselling :
John Gottman «Intelligenza emotiva per la coppia » Ed. Rizzoli
Per informazioni e iscrizioni Segreteria – Katia : mobile 3384238091
email infoaletheia@gmail.com