Le forme del soffrire esperite dall’animo umano
“Se c’è un modo per liberarsi dalla sofferenza
conviene servirsene senza tregua
solo lo sciocco vorrebbe soffrire di più.
Non è triste avvelenarsi di propria volontà?”
( VII Dalai Lama)
“Dà voce alla sofferenza, il dolore che non parla
imprigiona il cuore agitato e lo fa schiantare.
Dà parole al dolore: il dolore che non parla
sussurra al cuore greve e gli comanda di spezzarsi. “
( W. Shakespeare )
Cos’è la sofferenza ? Da quali profondità dell’ Animo umano sopraggiunge ? E’ una condizione ineluttabile dell’ essere umano ? Siamo destinati a soffrire, fisicamente, mentalmente e spiritualmente ? Come dice la poetessa Emily Dickinson : “ C’è un dolore così aspro, che inghiottisce il nostro esistere”.
Non c’è dubbio che soffriamo, gli esseri umani sono afflitti da ogni tipo di male, in ogni parte della terra; guerre, epidemie, torture, violenze di ogni genere, uccisioni, corsie d’ospedale piene, abbandoni, rifiuti, tradimenti….la morte…questa è la realtà. Se il nostro sguardo (e il nostro cuore) tocca questi fenomeni facile rimanerne sopraffatti e impotenti, difficile iniziare a dare un senso positivo alla vita, che pur resta meravigliosa . Possiamo capire l’origine di tutta questa sofferenza ? Ci hanno insegnato a farne fronte ? Ad affrontarla, attraversarla senza cadere in pezzi e trasformarla in energia ed apertura di cuore ? Generalmente l’ educazione sospinge a fuggire dalla sofferenza, dal malessere, dall’inquietudine. L’educazione ci ha fatti diventare dei turisti del nostro essere, osservatori distaccati delle cose del mondo, alla ricerca di effimere piacevolezze che una volta assaporate lasciano un senso di vuoto che induce ad un’ulteriore affannosa ricerca di altre piacevolezze…in un gioco senza fine. La sofferenza ha delle cause che possiamo identificare, comprendere e così intervenire per liberarsene passo dopo passo; e ad ogni passo si avanza nella crescita psicologica e spirituale e si accresce la gioia dello stare al mondo.
Più veleni mentali riusciamo ad identificare dentro di noi più si fanno spazio nel nostro essere esperienze di pace e di serenità. Più dissolviamo i veli dell’ ignoranza più entriamo in contatto con la nostra essenza, con il centro del nostro essere dove sgorga luce e calore.
“…quando la sofferenza psichica conduce l’essere ad elevarsi spiritualmente ? Quando esiste uno stato di consapevolezza intensa e di accettazione profonda e ragionata del proprio vissuto in cui vengono esaminate tutte le cause, le condotte, gli stili di vita, le forme di pensiero, le scelte decisionali…” (Franco Bucca).
Ci possiamo domandare se tutti i nostri sforzi valgono a far cessare la sofferenza in noi e negli altri, e se di fronte ad un compito così immenso ne vale la pena…questo semplice racconto mi ha fornito speranza e coraggio : “Un uomo cammina su una spiaggia ricoperta di stelle marine che stanno morendo sotto il sole. A ogni passo ne raccoglie una e la getta in mare. Un amico che lo osserva gli fa notare : “Ma ti rendi conto che ci sono milioni di stelle marine su questa spiaggia? Per quanto lodevoli i tuoi sforzi sono assolutamente vani!”. L’uomo, gettando in mare l’ennesima stella marina agonizzante, risponde :”Forse hai ragione, ma questa stella qui, fa davvero una bella differenza!”. (M. Ricard)
Si! Ognuno di noi può fare davvero una bella differenza!