“Cambiare la persona di carta in Persona reale” ( F. Perls)
Questo seminario si divide in due parti, una parte di introduzione alla Psicologia Umanistica e una seconda parte, strettamente correlata, dedicata al fare esperienza attraverso la realizzazione dei Mandala.
Nel 1962 esce il manifesto della “Psicologia Umanistica” ( la “Terza Forza”) a cura di Abraham Maslow e Carl Rogers che ne mette in evidenza alcuni punti fondamentali, allora fortemente rivoluzionari:
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La Persona, “vista” nella sua interezza;
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La valorizzazione dell’autorealizzazione, della creatività e delle scelte personali;
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La valorizzazione della dignità della Persona e dello sviluppo del suo potere latente;
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L’Uso del gruppo come crescita personale.
Da qualche decennio altri autori avevano già aperto la porta all’Umanesimo nella relazione d’ aiuto, fra questi Erich Fromm e Frederich Perls: due grandi personaggi, profondamente diversi fra loro ma uniti nell’intento di aiutare la Persona a diventare veramente sé stessa.
L’Umanesimo, in Fromm, è una pratica di vita e quindi si riflette nel suo modo di pensare, di scrivere, di fare la professione, di “essere”.
Fromm si interroga profondamente sulla relazione fra individuo e società, sul rapporto fra l’uomo e l’autorità e sul significato della vita nella società industriale.
Egli affermava che “L’amore, nella sua forma matura , implica fede, attività, umiltà, coraggio ed è l’unica risposta veramente sana alle contraddizioni dell’esistenza umana………L’amore non è soltanto una relazione con una particolare persona: è un’attitudine, un orientamento…
……Se una persona ama solo un’altra persona ed è indifferente nei confronti dei suoi simili, il suo non è amore, ma un attaccamento simbiotico. La maggior parte della gente crede che l’amore sia costituito dall’oggetto, non dalla facoltà di amare, ma l’amore è un’attività, un potere dell’anima.”
F. Perls, nel suo primo libro: “Io, la fame, l’aggressività” scritto a Johannesburg nel 1942 la cui stesura definitiva a cura dell’Autore fu pubblicata negli USA nel 1969, scrive, riguardo alla relazione d’ aiuto: “Sarò con te. Sarò con te con il mio interesse, la mia noia, la mia pazienza, la mia rabbia, la mia disponibilità. Sarò con te……. Ma non ti posso aiutare. Sarò con te. Tu farai quello che riterrai necessario”
E’ questa l’essenza del messaggio di Perls: colui che accompagna, senza indirizzare, il flusso del cambiamento dell’ utente. La Persona si assume la respons-abilità delle sue scelte, delle sue riserve, delle sue decisioni e quindi del cambiamento stesso attraverso la presa di coscienza di meccanismi mentali messi in atto per difesa ma che non hanno più ragione di esistere una volta acquisita la consapevolezza dei propri problemi e delle proprie risorse nel “qui e ora”.
Come ci hanno insegnato questi maestri ( e la ricerca straordinaria di C. G. Jung) la nostra parte più vera e più profonda ci parla quotidianamente, quotidianamente manda messaggi per il nostro ben-essere, individuando i nostri reali bisogni e quelle, fra le nostre risorse, che ci possono aiutare ad affrontare i problemi del “qui e ora”.
Essa ha un suo linguaggio particolare che si esprime attraverso simboli utilizzando “canali” quali ad esempio il Sogno e il Mandala e ha bisogno del “silenzio” per arrivare alla nostra mente-coscienza.
I sogni sono sempre stati il canale preferito nel mondo della ricerca dell’ inconscio, Fromm parlava di un “Linguaggio dimenticato” da re-imparare; Perls considerava il sogno come una frammentazione della personalità e invitava la Persona a rappresentarne le parti per trovare la chiave di lettura unitaria senza un’interpretazione esterna. Il Mandala, (dal sanscrito: manda = essenza, la = contenitore) è una figura archetipa presente in tutte le civiltà del passato, si sviluppa come Mandala tradizionale, attentamente custodito dalla cultura tibetana, indiana e dei nativi americani e Mandala individuale, forma espressiva che invita alla meditazione e alla riflessione, entrato da poco nella relazione psicoterapeutica come risorsa nel trattamento di diverse patologie come ad esempio tumori e disturbi dell’alimentazione.
Il Mandala individuale è essenzialmente un’esperienza, un faro che ci permette di “vedere le nostre luci, i nostri colori”, attivando le proprietà di auto-trasformazione che ogni-uno ha dentro di sé.
In questo seminario e con queste premesse culturali , Mariella, ci aiuterà, attraverso la proposta di varie esperienze ad entrare nel nostro spazio sacro per sentirne ed ascoltarne la voce interiore, spesso, soffocata dal chiacchericcio della mente ordinaria.
Conduttore : Mariella Franzitta – Gestalt Counselor
Sabato 23 – Domenica 24 Maggio 2015
9.30-13 / 14 – 17.30
Via del Malcantone. 15 – Firenze
( presso Vivaio del Malcantone )